Tra i vari libri sul tema, una delle migliori spiegazioni del concetto di “Generazione” si trova nel Dizionario di sociologia di Luciano Gallino.
Generazione
(fr. génération, ingl. generation, sp. generaciòn, ted. Generation).
A Insieme di individui (o coorte, nel linguaggio dei demografi) che presentano simultaneamente le seguenti caratteristiche: a) sono nati entro un medesimo arco temporale, misurato in lustri o decenni, e si trovano quindi pressapoco allo stesso punto del loro ciclo biologico; b) sono oggetto come tali di azioni e valutazioni sociali particolari, variabili da una società all’altra, ma in ogni caso differenti alle altre coorti di età che sommate a esse formano la popolazione di una società; c) occupano, a causa dell’operare congiunto di tali fattori una posizione sociale globalmente simile nel processo di socializzazione primaria e secondaria, nella carriera lavorativa, nel sistema giuridico, economico e politico, nella famiglia; d) sono esposti per tutto l’arco di tempo considerato, a causa dei predetti fattori, a esperienze sociali, culturali, psicologiche complessivamente simili (e diverse da quelle delle altre G.), pur in presenza di marcate variazioni dovute alla diversa affiliazione di classe o di strato sociale.
L’ampiezza temporale di una G. riflette caso per caso lo status e i ruoli attribuiti di una data società e cultura alle diverse età della vita, in rapporto alle caratteristiche fondamentali del suo ordine sociale e al suo tipo e rado di differenziazione. Perciò tale ampiezza varia secondo le società e le epoche. Nelle società occidentali del XX secolo, l’ampiezza di una G., come sopra definita, può stimarsi in una ventina d’anni.