La scorsa puntata di Petrolio dal titolo Che tempo fa affronta i temi dei cambiamenti climatici mostrando parti del documentario di Leonardo Di Caprio Before the Flood e intervistando vari esperti italiani presenti in studio.
La presentazione ci dice che: Già all’inizio di questa estate siccità, erosione costiera, fenomeni estremi come incendi e inondazioni, hanno riempito le pagine dei giornali. Una situazione drammatica che stiamo già pagando a caro prezzo. Riusciremo a uscire da questa situazione? Riusciremo a consegnare ai nostri figli un mondo ancora vivibile senza doverci vergognare per quello che stiamo facendo?
#stefanobosso ph.
Guardando la trasmissione mi è tornato in mente Home (2009), un documentario molto suggestivo su ambiente e cambiamento climatico di Yann Arthus-Bertrand, e prodotto da Luc Besson. Concepito come un reportage di viaggio, è realizzato quasi interamente con immagini aeree. Lo ripropongo, suggerendone la visione.
(..) “Nella grande avventura della vita sulla terra, ogni specie ha il suo ruolo, ogni specie ha il suo posto. Nessuna è inutile o dannosa. Tutte contribuiscono all’equilibrio. È allora che tu homo sapiens, uomo pensante entri in scena. Raccogli i benefici della meravigliosa eredità di 4 miliardi di vita della terra. Hai soltanto 200 mila anni, ma hai cambiato la faccia del mondo. Malgrado tu sia vulnerabile hai preso possesso di ogni habitat e conquistato interi territori come nessuna specie aveva mai fatto. Dopo 180 mila anni di nomadismo, grazie ad un clima più clemente, l’uomo si ferma. Non dipende solo dalla caccia per sopravvivere, cerca di stabilirsi in zone umide che abbondano di pesce, selvaggina e piante selvatiche, luoghi in cui la terra, l’acqua e la vita si armonizzano.” (..)
(..) “Abbiamo provocato fenomeni che non possiamo controllare. Fin dalle nostre origini, acqua, aria e forme di vita erano intimamente collegate, ma di recente abbiamo spezzato questi legami. Affrontiamo la realtà, dobbiamo credere a quello che sappiamo. Quello che abbiamo appena visto è il riflesso del comportamento umano. Abbiamo plasmato la Terra a nostra immagine. Ci resta poco tempo per cambiare. Come farà questo secolo a portare il peso di 9 miliardi di esseri umani se ci rifiutiamo di fare i conti con tutto quello che solo noi abbiamo fatto?”