Non mi capita spesso di guardare un gran bel film poiché in genere preferisco impiegare il mio tempo in altri miei interessi, ma onestamente debbo dire che il film di cui ora tutti stanno parlando a me è piaciuto molto perché riesce a descrivere in modo intelligente e ironico il nostro tempo.
Tra i vari articoli letti a riguardo mi sono molto piaciute le riflessioni di Paolo Benanti che condivido: Don’t look up: la banalità del male (digitale).
In aggiunta quello che mi sento di dire è di “guardare ovunque”..
non solo sopra o davanti (come nel film), ma ovunque
sopra e sotto
avanti e indietro
a destra e a sinistra
fuori e dentro di voi
ovunque
guardate col vostro cervello e col vostro istinto cercando di capire, conoscere e studiare quanto più vi è concesso.
Alle brutte, prendete in prestito il cervello e l’istinto dalle migliori persone che conoscete, fatene tesoro e agite di conseguenza.