I giovani e l’idea di umanità

Di seguito un estratto del paragrafo I giovani e l’idea di umanità del libro La rivoluzione giovanile di Salvatore Valitutti.

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Uno stimolo alle iniziative intese a salvaguardare e a sviluppare le energie della gioventù è dato dall’ideale di umanità, così com’esso è sentito e concepito in una certa fase storica della vita spirituale dell’Europa.
L’educazione classica ha sempre avuto il fine di formare l’uomo, di svolgere in lui e renderli al massimo operanti i poteri creativi dell’humanitas. Ma l’umanità che costituisce l’ideale dell’educazione classica ha il suo sviluppo storico; è una forma inscindibile dal suo contenuto che è necessariamente storico. Affinché tale forma si realizzi è necessario che l’educazione sia storica. E’ impossibile formare l’uomo, secondo l’ideale dell’educazione classica, al di fuori del rapporto diretto con le più pure creazioni dello spirito nel suo svolgimento storico. Quel che invece caratterizza l’idea dell’umanità, quale si diffonde ed opera in un certo momento della vita europea è che essa colloca tutta l’umanità nell’avvenire. Nel passato non ci sono che manifestazioni imperfette e parziali, il valore delle quali non consiste che nel testimoniare, da una parte, che il progresso dell’umanità è possibile e, dall’altra che per renderlo regolare  e continuo basta eliminare le cause che finora lo hanno ostacolato e ritardato.
La nuova idea dell’umanità è strettamente congiunta a quella del progresso. Come ci può essere una vera umanità, così ci può essere un vero progresso, ossia un progresso rapido e continuo. Solo l’umanità pura è capace di questo progresso. Non ha importanza se la nuova umanità sia vista apparire, come la vede Rouseeau, all’alba della vita. Quel che conta è che essa sia posta fuori dagli erramenti della storia. Che l’avvenire in cui trionferà la vera umanità sia o non sia collegato ad un passato preistorico è del tutto secondario. Ciò che ha valore è che gli sforzi intesi ad aprirle la strada siano orientati verso l’avvenire.
Questa idea ha una grande efficacia operativa specie, se non soprattutto, nel campo dell’educazione. Essa non ha questa efficacia in un momento in cui è necessario fare il massimo sforzo per distruggere vecchi ma tenaci istituzioni ed usi inveterati.

I fanciulli e i giovani appaiono ai novatori come coloro che hanno ancora integre in se stessi le forze della pura umanità. Da ciò la grande importanza che ha l’educazione nel loro pensiero e nella loro azione. L’educazione deve salvare e sviluppare le forze che sono nella gioventù. Tutto il male è negli adulti, tutto il bene è nascosto nella vita dei giovani. La scuola dei giovani è, come dirà più tardi Fichte, l’isola dell’avvenire nel mondo presente. Bisogna far sì che nulla menomi e tutto salvaguardi ed accresca l’intima fertilità di quest’isola.

Anche Immanuel Kant si fa assertore dell’educazione come mezzo per la formazione della pura e piena umanità. Nel suo pensiero educativo non c’è solo questo motivo; ce ne sono altri che lo contengono e lo smentiscono. È sua per esempio, l’idea rigoristica della disciplina per mezzo della quale la rozza volontà si umanizza. Egli colloca tuttavia la speranza e la previsione della natura umana. “Forse l’educazione – egli dice – migliorerà, ed ogni generazione farà un passo innanzi verso il perfezionamento dell’umanità, poiché il gran segreto della perfezione umana è nell’educazione stessa… È meraviglioso pensare che la natura umana possa divenire sempre più progredita grazie all’educazione e che si possa elevare quest’ultima al progresso dell’umanità. Ciò ci dà la prospettiva di una futura felicità della specie umana”.

Egli perciò che i fanciulli non siano educati conformemente alle esigenze dello stato presente ma “per uno stato migliore possibile nell’avvenire secondo l’idea dell’umanità e della sua destinazione” . Ma chi può farsi organo dell’idea di educazione secondo l’idea dell’umanità, considerato che una generazione non può essere educata che da un altra generazione? Come la generazione educatrice potrebbe sottrarsi ai limiti della sua condizione storica? Kant aveva già notato che solo se un essere superiore si prendesse cura di noi, noi vedremmo tutto quello che l’uomo potrebbe diventare. Ma egli non si scoraggia. Constatato che, in generale, in genitori allevano i figli solo in modo che si trovino bene nel loro tempo, sia pur questo corrotto, e che gli Stati considerano i sudditi come strumenti per i loro intenti, e che perciò né gli uni, né gli altri hanno per fine per fine ultimo il bene universale e la perfezione a cui l’umanità è destinata e per cui ha disposizione, nota che il disegno di un piano educativo deve diventare necessariamente cosmopolita e che di esso non possono prendere iniziativa che i privati, le persone pù assennate e competenti. “Ogni cultura – egli dice – comincia dai privati e da questi si diffonde. La natura umana può avvicinarsi alla sua meta unicamente in virtù dello zelo di persone dotate di generosi sentimenti da interessarsi al bene sociale e assurgere alla concezione di uno Stato migliore, possibile in avvenire”. […]

Qualcosa si muove?

Non lo so se qualcosa si muove verso quanto meno un riconoscimento formale, ma meglio di niente.

Lo scorso primo aprile la Camera dei Deputati ha votato una mozione che, tra le varie cose, impegna il Governo:
– a dare immediata e piena attuazione alla direttiva del marzo 2018, istituendo la Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile presso la Presidenza del Consiglio dei ministri affinché si attuino la regia e il coordinamento delle politiche di sostenibilità, attraverso anche aggiornamenti periodici della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e le politiche inerenti all’attuazione della strategia stessa;
– ad assumere iniziative affinché i provvedimenti legislativi e attuativi della strategia contengano una relazione tecnica sugli impatti attesi sui singoli obiettivi per lo sviluppo;
ad assumere iniziative per rendere obbligatorio l’impegno del Governo entro il febbraio di ogni anno a presentare al Parlamento una relazione sull’attuazione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, sia in relazione all’attuazione del Piano nazionale di sviluppo sostenibile, sia in relazione agli impatti della legge di bilancio dello Stato;
– ad avviare una campagna nazionale, anche in coordinamento con altre istituzioni pubbliche e scientifiche, con enti e associazioni private, di informazione rivolta ai cittadini, al mondo delle imprese e della finanza, sugli obiettivi da raggiungere contenuti nell’Agenda 2030 e sulla responsabilità che ricade su ogni cittadino o impresa;
ad avviare un tavolo permanente con le regioni, le province autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali per coordinare le azioni a favore dello sviluppo sostenibile di competenza dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni;
 – ad avviare un’ampia consultazione nel Paese e tra le istituzioni per costruire una proposta programmatica e politica che sostenga la candidatura dell’Italia ad ospitare la 26a Cop nel 2020 a Milano;
ad avviare un ampio confronto sul tema della sostenibilità in relazione anche al documento di riflessione predisposto dalla Commissione europea «Verso un’Europa sostenibile entro il 2030», tenendo conto che il prossimo Consiglio europeo sarà chiamato ad esprimersi su tale documento;
– ad avviare, nel Paese, un ampio percorso-confronto al fine di definire iniziative normative volte ad introdurre, attraverso le opportune procedure, nella Carta costituzionale il principio dello sviluppo sostenibile come principio fondamentale della Repubblica. […]

Appello 2018 L’impegno delle forze politiche per portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile 22-01-2019

Discorso del presidente dell’Asvis al Senato 

Ampio consenso delle forze politiche sulle proposte dell’Alleanza 27.02.2019

Avviata la raccolta firme per inserire lo sviluppo sostenibile in Costituzione 10.04.2019

La proposta di Più Europa per la modifica degli articoli 2 e 9 della Costituzione in materia di equità generazionale, sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente

Lo Studio dell’educazione civica dal prossimo anno 8.05.2019